Pubblica Amministrazione / Ente locale

Il mio obiettivo è mettere i pannelli a disposizione di una CER PUBBLICA da costituire come Comune

I Comuni, soprattutto quelli più piccoli, possono avere un ruolo fondamentale nella creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Possono agire come catalizzatori, riunendo cittadini e imprese intorno a un obiettivo comune: la produzione e la condivisione di energia pulita.

Perché i Comuni sono importanti?

Sicuramente perchè conoscono bene le esigenze della Comunità locale e possono facilitare la partecipazione di tutti i cittadini interessati, rappresentando gli interessi generali ed assicurando una gestione trasparente ed equa della CER.

Gli Enti locali e le pubbliche amministrazioni hanno a disposizione, inoltre, importanti strumenti, tecnici e organizzativi, per poter sfruttare al meglio i fondi del PNRR e finanziare i progetti di energia rinnovabile.

Cosa deve fare il Comune per creare una CER pubblica?

Occorre, anzitutto, procedere all’analisi dei bisogni energetici della Comunità e le potenzialità del territorio. Per favorire questa prima fase di studio è possibile procedere con la redazione di un masterplan (anche attraverso il ricorso al proprio energy manager o a professionisti qualificati) per valutare gli impatti che la CER potrebbe avere sui soggetti pubblici e privati coinvolti.

Lo sviluppo del progetto dovrebbe prevedere il coinvolgimento della cittadinanza, attraverso l’organizzazione di momenti aperti di confronto e la promozione della partecipazione attiva dei cittadini.

Inoltre, il Comune può promuovere l’efficientamento energetico delle abitazioni private e degli edifici pubblici, favorire l’installazione di impianti rinnovabili, mettere a disposizione delle CER spazi pubblici per realizzare impianti fotovoltaici o eolici.

Come chiarito a livello normativo e giurisprudenziale, non esiste un modello valido per tutte le possibili configurazioni che una CER può, in concreto, assumere. 

I modelli giuridici che consentono la costituzione di una CER sono, infatti, molteplici e variano a seconda delle peculiarità, delle finalità e della composizione della Comunità stessa, potendosi suddividere in due principali macrocategorie: modelli societari e modelli del terzo settore.

Quando, però, il soggetto che intende costituire una CER è un Comune o una pubblica amministrazione, la scelta della forma giuridica da adottare assume particolare rilievo e subisce i limiti imposti dalla normativa applicabile ai soggetti pubblici.

In particolare, qualora l’Ente locale o la p.a. scelgano di costituire una CER in forma societaria, dovranno sottostare all’applicazione della normativa contenuta nel D. Lgs. n. 175/2016, Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (TUSP).
Sul punto sono rinvenibili alcune pronunce della Corte dei Conti.
In particolare, nella Deliberazione n. 77/2023/PASP, la Sezione Regionale di Controllo per la Toscana, analizzando in dettaglio il caso del Comune di Montevarchi, ha messo in luce alcuni punti essenziali nella costituzione di una CER pubblica, tra cui, in sintesi:

  • Necessità di una motivazione rafforzata: gli enti locali devono fornire una motivazione dettagliata e circostanziata per giustificare la scelta di costituire una CER sotto forma di società e, in particolare, la scelta del tipo societario come alternativa a forme diverse.
  • Coerenza con le finalità istituzionali: la costituzione della CER deve essere strettamente legata alle finalità istituzionali dell’ente locale e deve essere dimostrata la necessità dello strumento societario per il loro perseguimento.
  • Valutazione comparativa delle diverse forme societarie: l’ente locale deve valutare attentamente le diverse forme societarie disponibili, scegliendo quella più adatta alle caratteristiche della CER ed alle finalità perseguite.
  • Trasparenza e partecipazione: è fondamentale garantire la massima trasparenza e partecipazione dei cittadini nel processo decisionale, attraverso forme di consultazione pubblica.
  • Sostenibilità economica: l’ente locale deve dimostrare la sostenibilità economica dell’iniziativa, presentando un business plan dettagliato e attendibile.
  • Compatibilità con la normativa europea: L’iniziativa deve essere conforme alle norme europee in materia di aiuti di Stato.

 

Per approfondimenti scarica il VADEMECUM ANCI PER I COMUNI (aprile 2024)

Scopri quali sono le Forme giuridiche migliori per costituire una CER Pubblica 

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Valutare un project financing per installare impianti FV

La nascita di nuove CER costituite o partecipate da Enti locali può essere collegata al ricorso allo strumento del partenariato pubblico – privato, soprattutto nella forma del project financing a iniziativa privata.

Il project financing è uno strumento complesso che richiede grande attenzione nella gestione e valutazione sia da parte dei privati proponenti sia da parte degli enti concedenti ed è per questo motivo che bisogna affidarsi a soggetti competenti del settore di modo da agire consapevolmente e generare benefici alla comunità.

Per approfondire: LINK

Fatte queste premesse, se vuoi attivare un percorso di Project Financing per l’installazione di impianti di FV sui tetti comunali e vuoi creare una configurazione di autoconsumo adatta alle tue esigenze, le soluzioni migliori sono: